Credito d’imposta
Viene definito credito d’imposta qualunque credito il contribuente ha nei confronti dello Stato, possono essere: importi versati in eccedenza o lavori pubblici non retribuiti alle imprese.
Sono anche considerati crediti d’imposta tutte le agevolazioni che lo Stato concede ai cittadini sotto forma di detrazioni fiscali (es. importi detratti nella compilazione del 730).
Recupero credito d’imposta
Il credito può essere recuperato per compensazione o per rimborso.
Recupero per compensazione
Si può definire compensazione quando l’importo versato in eccedenza può essere detratto dal successivo importo da versare alla P.A.
La compensazione si effettua nel modello F24 alle scadenze fissate per il versamento, riportando nelle apposite colonne le cifre a debito e a credito.
La compensazione può essere effettuata da tutti i contribuenti, sia privati che titolari di partita IVA
Recupero per rimborsi su busta paga
Quando il contribuente, in fase di dichiarazione dei redditi ha versato l’imposta in eccesso , ha diritto ad essere rimborsato.
I rimborsi possono essere richiesti:
- Con il modello 730 il rimborso viene effettuato direttamente dal datore di lavoro o ente pensionistico con la busta paga o la pensione (di solito sulla retribuzione del mese di agosto come conguaglio irpef).
- Compilazione modello Unico, se il contribuente desidera ricevere il rimborso del credito deve espressamente indicarlo nel quadro RX.
Dal 2014 è possibile scegliere di utilizzare il credito che risulta dal 730 per pagare con compensazione tutte le imposte che possono essere versate con il modello F24.
Recupero crediti su domanda
Ci sono alcuni versamenti fatti in eccesso per i quali è possibile chiedere il rimborso solo con richiesta scritta:
– versamenti diretti: importi versati dal contribuente medianti compilazione di moduli es. pagamenti cartelle esattoriali, pagamento IMU ecc.
– ritenute operate dal sostituto d’imposta: importo trattenuto dal datore di lavoro e versato allo Stato per conto del lavoratore, es imposta trattenuta sul cedolino di stipendio;
– ritenute operate dallo Stato o altre P.A.: tutti i veramenti in eccesso versati a favore della Pubblica Amministrazione
– imposte dirette: registro, successioni e donazioni, Invim, bollo, ecc..
La domanda, redatta in carta semplice dovrà essere inviata agli uffici dell’Agenzia delle Entrate del territorio di competenza entro una scadenza prevista altrimenti decadono (48 mesi ad eccezione delle imposte dirette 36 mesi).
Ci sono varie modalità di rimborso: ritiro in contanti, accredito su c/c. Per maggiori dettagli vedi Agenzia delle Entrate