Le Centrali rischi sono delle banche dati che raccolgono e gestiscono informazioni relative a richieste/rapporti di credito.
Grazie a segnalazioni da parte di tutti gli istituti di credito e banche consociati, le centrali rischi sono in grado di costruire profili di affidabilita’ creditizia su tutti coloro che hanno richiesto un prestito, mutuo o carta di credito in passato.
Aver pagato anche una singola rata in ritardo, espone al rischio di essere segnalati come cattivi pagatori. Nel qual caso sara’ molto piu’ difficile avere accesso a nuove forme di credito al consumo.
Normativa
Le centrali rischi possono sono diversamente regolate a seconda dell’importo del finanziamento:
– Centrale rischi pubblica gestita dalla Banca d’Italia, per finanziamenti di importo superiore a 75.000 euro.
– Centrale rischi pubblica gestita dalla Società Interbancaria per l’Automazione (SIA) sotto la vigilanza della Banca d’Italia, per finanziamenti di importo inferiore a 75.000 euro e superiore a 30.000 euro.
– Centrali rischi private per finanziamenti di importo inferiore a 30.000 euro
Prima dell’entrata in vigore del Codice di deontologia per i sistemi di informazioni creditizie (2005), le centrali rischi private conservavano il nominativo dei “cattivi pagatori” (ovvero di coloro che ritardavano il pagamento anche di pochi giorni) per più di 5 anni, rendendo più difficoltosa la concessione di ulteriori prestiti persino nel caso in cui il cliente regolarizzava la sua posizione.
Oggi i tempi massimi di conservazione dei dati sono ridotti a 3 anni.