La Centrale d’Allarme Interbancaria, è un archivio istituito presso la Banca d’Italia dove vengono segnalate e memorizzate le operazioni irregolari su assegni sia bancari che postali e sulle carte di pagamento.
Sono obbligati alle segnalazioni le banche, le Poste, gli intermediari finanziari che emettono carte di credito, le prefetture e l’autorità giudiziaria (per mezzo del ministero della Giustizia).
Segnalazioni CAI
Nell’archivio risultano i seguenti dati:
– dati anagrafici, codice fiscale e domicilio dei soggetti che emettono assegni (bancari o postali) senza autorizzazione o non coperti. In questi casi scatta la cosiddetta “revoca di sistema”, ovvero il divieto ad emettere assegni per sei mesi e l’obbligo di restituire quelli posseduti.
Da questo momento qualunque banca e ufficio postale ha il divieto di stipulare nuove convenzioni con la persona segnalata;
– gli estremi degli assegni bancari o postali emessi senza autorizzazione o non coperti, o assegni non restituiti alle banche;
– dati anagrafici, codice fiscale e domicilio delle persone a cui sia stata revocata l’autorizzazione all’uso di carte di credito e di debito (bancomat) . Questa iscrizione rimane per due anni ma non comporta divieti. Il soggetto potrebbe ottenere quindi altre carte di pagamento, a discrezione delle banche.
– i dati delle carte di pagamento (Istituto di credito, numero, scadenza) per le quali sia stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo;
– Le generalità delle persone alle quali sono tate date le sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie applicate a seguito dell’emissione di assegni senza autorizzazione.
– le generalità dei soggetti ai quali siano state irrogate sanzioni penali per l’inosservanza degli obblighi imposti a titolo di sanzione amministrativa accessoria.
– Nell’archivio vengono anche registrati i dati degli assegni e delle carte per i quali è stato denunciato il furto o la perdita.
Visure CAI
I privati, persone fisiche e giuridiche, possono accedere all’archivio per:
– verificare i dati registrati a proprio nome;
– controllare la regolare circolazione di assegni bancari e postali e di carte di pagamento.
La richiesta di accesso ai dati può essere presentata direttamente presso le Filiali della Banca d’Italia sia dall’interessato, con un documento di riconoscimento e codice fiscale, la richiesta può essere fatta da un delegato munito di delega semplice e di copia fotostatica di un documento di riconoscimento e del codice fiscale del delegante.
Nel caso in cui la richiesta sia inviata per posta, via fax o alla casella di posta elettronica certificata (PEC) dovrà essere corredata di copia di un documento d’identità e del codice fiscale dell’interessato.
Per le informazioni richieste presso la Banca d’Italia non è previsto il pagamento.
Cancellazione CAI
Per quanto riguarda l’iscrizione degli assegni irregolari, decorsi i sei mesi dalla “revoca di sistema” ovvero di divieto di emettere assegni, l’iscrizione decade automaticamente e viene cancellata.
Per tutti gli altri casi la persona segnalata che intenda chiedere la cancellazione dei dati prima di tale termine, dovrà rivolgersi all’ente segnalante (l’istituto di credito che lo ha segnalato) o ad un giudice (a seconda del caso). Questi organi poi provvederanno a comunicare la disposizione alla banca d’Italia.